Storia di un uomo straordinario

    "Te l'ho mai detto che ho tre figli? Oggi vado a comprare il regalo di compleanno per il più piccolo" "No Pietro, non lo sapevo, ma è una cosa bellissima! Ma non li ho mai visti qui" " Si lo so non vengono quasi mai"


Questa è la storia di un uomo straordinario, si percepisce così l'essenza del suo essere: meravigliosa straordinarietà. Questo uomo è Pietro.
Pietro ha avuto una spensierata giovinezza, qualcosa di normale, niente di straordinario probabilmente, ma neppure niente di particolarmente negativo, ma quando le cose si fanno drammaticamente brutte allora forse anche la passata normalità diviene un ricordo di qualcosa di sorprendente e meraviglioso.
La famiglia che Pietro aveva costruito insieme alla propria compagna di vita si è fatta testimone di una stravolgente esperienza che tramuta in una semi paralisi, sedia a rotelle, difficoltà evidenti nell'utilizzo della parola, anni di riabilitazione. Un ictus devastante in termini fisici, psicologici, familiari.
La qualità di vita è mutata, nuove situazioni da affrontare e gestire. Una casa con certe barriere architettoniche con una sedia a rotelle non è facile da affrontare. E le barriere psicosociali sono ancora peggio.


È strano, e probabilmente drammaticamente brutto, veder mutare inesorabilmente la percezione del proprio essere da uomo e padre di famiglia a uomo bisognoso di cure e attenzioni costantemente. È difficile elaborare questo mutamento ed elaborare il lutto della perdita di due arti e l'utilizzo della parola.
Certe situazioni ed esperienze spengono il motore della vita insita in ognuno di noi, non ho modo di sapere se per un breve o comunque limitato periodo anche Pietro è stato invaso da questi sentimenti perché fortunatamente ho avuto modo di conoscerlo pieno di vita, uomo straordinario, immerso nelle sue attività e nel cuore delle persone che lo circondano.
Pietro aveva una passione: suonare la chitarra e cantare. 
Ciò non gli è più possibile. 
Pietro impara a suonare l'armonica con la parte destra della bocca. Le sue labbra si appoggiano ed esce un suono melodico trasportatore di emozioni percettibili al cuore più che all'udito.
Pietro ha un cuore grande. Ascolta i problemi di chi sta meglio di lui.
Pietro è capace ed è stato capace di far fronte a tale situazione, ma la sua famiglia purtroppo no. Dopo dodici mesi la moglie si accorge di non riuscire e non avere i mezzi materiali ed affettivi per supportare il marito in questa situazione di bisogno e opta per affidarlo alle cure di un Centro Riabilitativo per disabilità. 
Questa diventerà la nuova casa di Pietro. La sua nuova famiglia.
Sa affrontare tutto con assoluta umiltà.
Le emozioni che mi ha trasmesso non sono sufficientemente spiegabili con le parole o almeno non mi è dato di conoscere parole così straordinarie. Emozioni così profonde che ad oggi ricordo Pietro ancora così intensamente. 
Le persone sono speciali. A volte veramente veramente tanto,
Pietro è speciale.
Quindi Pietro grazie per insegnare a chi ti è a fianco giorno dopo giorno a reagire agli stimoli che la vita offre, anche i piu negativi. Grazie per offrire un spunto di umanità, sensibilità e forza allo stesso tempo.
Si impara molto da chi ha qualcosa apparentemente in meno, perché solo la visione superficiale delle cose che ci circondano non permettono alle persone di aprire la propria mente e il proprio cuore ai fili invisibili della solidarietà che lega il tessuto sociale cui tutti apparteniamo.